13.00 - La terra continua a tremare in Italia, da sud a nord. Lieve scossa all’alba anche davanti alle coste di Marche ed Emilia Romagna.
Trema l’area del Mediterraneo. Dopo quella di magnitudo 5, ieri in Calabria, stanotte un’altra forte scossa di 4.5 è stata registrata nella Grecia Centrale. Ma lo sciame sismico si sta rispostando verso il Nord Italia, e precisamente davanti alle coste di Marche ed Emilia Romagna, tra Gabicce mare e Riccione, dove all’alba è stata avvertita una scossa di magnitudo 2.3; qualche ora prima un terremoto della stessa intensità aveva interessato il comune di Morgex, in alta Val d’Aosta.
“La geo-dinamica che provoca questi fenomeni è sempre la medesima – spiega Conrad Mularoni, presidente dell’Ordine dei Geologi di San Marino – la zolla tettonica africana spinge contro la zolla euroasiatica, e la penisola italiana è soggetta a questa compressione”.
Intanto, un’altra notte all'aperto e sotto la pioggia per centinaia di abitanti dei comuni sul massiccio del Pollino colpiti dal sisma di ieri. Anche chi ha la casa agibile ha preferito dormire in auto o in zone più sicure. Ancora troppo vivido il ricordo di ciò che è accaduto all’Aquila nel 2009. E il maltempo non dà tregua.
9.00 - Una scossa di terremoto di magnitudo 2.3 è stata registrata alle 5:58 di questa mattina nell'Adriatico centrosettentrionale, davanti alle coste al confine tra Marche ed Emilia Romagna. Secondo i rilievi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 31,6 km di profondità ed epicentro non lontano da Gabicce Mare e e da Cattolica, Misano Adriatico e Riccione. Non si registrano danni a persone o cose.
Trema l’area del Mediterraneo. Dopo quella di magnitudo 5, ieri in Calabria, stanotte un’altra forte scossa di 4.5 è stata registrata nella Grecia Centrale. Ma lo sciame sismico si sta rispostando verso il Nord Italia, e precisamente davanti alle coste di Marche ed Emilia Romagna, tra Gabicce mare e Riccione, dove all’alba è stata avvertita una scossa di magnitudo 2.3; qualche ora prima un terremoto della stessa intensità aveva interessato il comune di Morgex, in alta Val d’Aosta.
“La geo-dinamica che provoca questi fenomeni è sempre la medesima – spiega Conrad Mularoni, presidente dell’Ordine dei Geologi di San Marino – la zolla tettonica africana spinge contro la zolla euroasiatica, e la penisola italiana è soggetta a questa compressione”.
Intanto, un’altra notte all'aperto e sotto la pioggia per centinaia di abitanti dei comuni sul massiccio del Pollino colpiti dal sisma di ieri. Anche chi ha la casa agibile ha preferito dormire in auto o in zone più sicure. Ancora troppo vivido il ricordo di ciò che è accaduto all’Aquila nel 2009. E il maltempo non dà tregua.
9.00 - Una scossa di terremoto di magnitudo 2.3 è stata registrata alle 5:58 di questa mattina nell'Adriatico centrosettentrionale, davanti alle coste al confine tra Marche ed Emilia Romagna. Secondo i rilievi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 31,6 km di profondità ed epicentro non lontano da Gabicce Mare e e da Cattolica, Misano Adriatico e Riccione. Non si registrano danni a persone o cose.
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