Turni da 12 ore al giorno, per un salario mensile che non supera i mille euro e nessun giorno di riposo settimanale. Sarebbe questo il trattamento di lavoro che alcuni albergatori riservano agli stagionali, soprattutto stranieri, impiegati a Rimini e provincia. Uno sfruttamento del lavoro che, secondo la Procura di Rimini, rasenta la schiavitù. La stessa Procura ha aperto un fascicolo di indagine, coordinato dal sostituto procuratore Davide Ercolani e ha affidato ai Carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro il compito di verificare se esistano i presupposti della violazione dell'articolo 600 del codice penale che punisce "chiunque riduce o mantiene una persona in uno stato di soggezione continuativa, costringendola a prestazioni lavorative". Al momento il fascicolo in Procura non vedrebbe alcun indagato, ma gli investigatori parlano già di "un cartello di albergatori", ossia di un gruppo di imprenditori del turismo che applicherebbe lo stesso "contratto" a chi offre il proprio lavoro.
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