L'Unione per la Repubblica rompe gli indugi sulle intercettazioni Smi e dopo una risposta ritenuta insoddisfacente da parte del governo per dipanare una serie di dubbi, decide di pubblicare alcuni stralci delle intercettazioni effettuate dalla Procura della Repubblica di Roma.
"Dal materiale, scrive il movimento, si delinea una grave situazione in cui i controllori e controllati intrecciavano rapporti decisamente famigliari. Dalle carte emerge poi una dura critica della Procura Romana alla Polizia Giudiziaria sammarinese". Sotto la lente alcune conversazioni inerenti alle operazioni di perquisizione realizzate dagli agenti di P.g. Le intercettazioni telefoniche pubblicate risalgono al dicembre 2011, e fanno parte dell'Inchiesta avviata dal Sostituto procuratore Perla Lori che nell'ordinanza parla di come “dalle attività tecniche di P.G. già espletate erano emersi rapporti quanto meno anomali degli indagati della S.M.I. S.A. con personale delle Forze di Polizia sammarinesi, dell’A.I.F. e della Banca Centrale. Proprio relativamente a quest'ultima, si fa il nome di Patrizio Cherubini, della vigilanza, che non risulta coinvolto nell'inchiesta. Nonché stralci di conversazioni che la procura romana ritiene interessanti e "inerenti le operazioni di perquisizione, dalle quali si percepisce chiaramente la “familiarità” tra gli stessi indagati e gli organi della locale Polizia Civile ma soprattutto l’influenza dei primi sui secondi in relazione alla documentazione da considerare pertinente alle indagini". Di fronte a questo scenario, mai smentito da nessuno nonostante i nostri reiterati appelli, conclude l'Upr, riteniamo che il Governo debba fare chiarezza valutando anche la strada di una apposita indagine per appurare eventuali responsabilità, disponibili a consegnare questo materiale alle autorità competenti.
gb
"Dal materiale, scrive il movimento, si delinea una grave situazione in cui i controllori e controllati intrecciavano rapporti decisamente famigliari. Dalle carte emerge poi una dura critica della Procura Romana alla Polizia Giudiziaria sammarinese". Sotto la lente alcune conversazioni inerenti alle operazioni di perquisizione realizzate dagli agenti di P.g. Le intercettazioni telefoniche pubblicate risalgono al dicembre 2011, e fanno parte dell'Inchiesta avviata dal Sostituto procuratore Perla Lori che nell'ordinanza parla di come “dalle attività tecniche di P.G. già espletate erano emersi rapporti quanto meno anomali degli indagati della S.M.I. S.A. con personale delle Forze di Polizia sammarinesi, dell’A.I.F. e della Banca Centrale. Proprio relativamente a quest'ultima, si fa il nome di Patrizio Cherubini, della vigilanza, che non risulta coinvolto nell'inchiesta. Nonché stralci di conversazioni che la procura romana ritiene interessanti e "inerenti le operazioni di perquisizione, dalle quali si percepisce chiaramente la “familiarità” tra gli stessi indagati e gli organi della locale Polizia Civile ma soprattutto l’influenza dei primi sui secondi in relazione alla documentazione da considerare pertinente alle indagini". Di fronte a questo scenario, mai smentito da nessuno nonostante i nostri reiterati appelli, conclude l'Upr, riteniamo che il Governo debba fare chiarezza valutando anche la strada di una apposita indagine per appurare eventuali responsabilità, disponibili a consegnare questo materiale alle autorità competenti.
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