"Volevo colpire i politici -ha detto agli inquirenti Luigi Preiti, 49 anni, di Rosarno-, non ho potuto raggiungerli e ho sparato ai carabinieri. Sono disperato, volevo fare un gesto eclatante. Poi volevo suicidarmi, ma non avevo più colpi". Dai primi accertamenti sembra che Preiti sia sano di mente e abbia agito da solo. Muratore a Predosa (Alessandria), è sposato, con un figlio, da poco aveva perso il lavoro, si era separato dalla moglie ed era tornato in Calabria. L'attentato ai due carabinieri è condannato da tutte le forze politiche, ma racconta anche la disperazione che c'é nel Paese e che attende risposte.
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