Caso Stamina. Vannoni in Italia ha chiesto il patteggiamento ma a San Marino l'indagine a suo carico prosegue e gli inquirenti lo vogliono interrogare.
L'istruttoria condotta dal commissario della legge Simon Luca Morsiani per chiarire eventuali profili illeciti dell'attività di Davide Vannoni a San Marino prosegue e si avvicina il momento in cui il fondatore della Stamina Foundation verrà convocato per essere interrogato. In alternativa l'audizione potrebbe essere eseguita anche in Italia mediante rogatoria. Al momento a Vannoni, che a San Marino è indagato, non sono state formalizzate accuse precise. Le ipotesi investigative vertono su truffa, somministrazione di sostanze pericolose, attentato alla salute. Se dovessero esserci altri indagati, possibile anche la contestazione di associazione a delinquere. Si cerca di capire se qualcuno, anche da San Marino, abbia agevolato Vannoni nello svolgimento della sua attività “abusiva” alla Imb – dove sono state eseguite alcune infusioni – e anche che interessi ruotino o abbiano ruotato attorno alla società, riconducibile a Vannoni, Re Wind Biotech poi trasformatasi in Asc Bio Lab. Prima di Vannoni prevista l'audizione di altre persone informate dei fatti. Per domani intanto è atteso il parere del gup di Torino dopo la richiesta di patteggiamento: una condanna ad un anno e 10 mesi e i cambio Vannoni sarebbe disposto a ritirare il ricorso al Tar del Lazio nei confronti del ministero della Salute e soprattutto ad interrompere qualsiasi attività in Italia.
luca salvatori
L'istruttoria condotta dal commissario della legge Simon Luca Morsiani per chiarire eventuali profili illeciti dell'attività di Davide Vannoni a San Marino prosegue e si avvicina il momento in cui il fondatore della Stamina Foundation verrà convocato per essere interrogato. In alternativa l'audizione potrebbe essere eseguita anche in Italia mediante rogatoria. Al momento a Vannoni, che a San Marino è indagato, non sono state formalizzate accuse precise. Le ipotesi investigative vertono su truffa, somministrazione di sostanze pericolose, attentato alla salute. Se dovessero esserci altri indagati, possibile anche la contestazione di associazione a delinquere. Si cerca di capire se qualcuno, anche da San Marino, abbia agevolato Vannoni nello svolgimento della sua attività “abusiva” alla Imb – dove sono state eseguite alcune infusioni – e anche che interessi ruotino o abbiano ruotato attorno alla società, riconducibile a Vannoni, Re Wind Biotech poi trasformatasi in Asc Bio Lab. Prima di Vannoni prevista l'audizione di altre persone informate dei fatti. Per domani intanto è atteso il parere del gup di Torino dopo la richiesta di patteggiamento: una condanna ad un anno e 10 mesi e i cambio Vannoni sarebbe disposto a ritirare il ricorso al Tar del Lazio nei confronti del ministero della Salute e soprattutto ad interrompere qualsiasi attività in Italia.
luca salvatori
Riproduzione riservata ©