Davide Vannoni voleva aprire a San Marino una banca delle cellule staminali, dopo i problemi con la Re Wind Biotech e il coinvolgimento nell'indagine della Procura di Torino. La sua società di riferimento è ancora attiva ma, afferma l'amministratore, è tutto fermo.
All'interno di un locale del "Centro G" di Tavolucci, di fronte al Tribunale, ha sede la "Asc Biolab Srl". La società ha questa denominazione dall'11 marzo 2010. Prima si chiamava “Re Wind Biotech” e l'amministratore unico era Davide Vannoni. Ora è cambiato il nome, ed anche l'amministratore unico, che è l'avvocato Alberto Francini, ma la sede è la stessa e a tirare le fila ci sarebbe sempre Davide Vannoni. Con la Re Wind Biotech gli era andata male, nonostante investimenti cospicui per l'allestimento di un laboratorio per trattare le cellule staminali. Trattamenti che, secondo l'inchiesta del procuratore di Torino Raffaele Guariniello, i due scienziati ucraini Vyacheslav Klymenko e Elena Schegelskaya, avevano condotto, nel 2009, senza alcuna autorizzazione sanitaria, in una stanza collocata in un magazzino al piano seminterrato. Sembra che la “Re Wind Biotech” fosse utilizzata anche per dare una parvenza di regolarità alle fatture rilasciate ai pazienti per le infusioni di cellule staminali, anche queste non autorizzate, che avvenivano in una stanza affittata al centro estetico Imb di Rovereta. Con l'esecuzione delle rogatorie inviate da Torino nel 2009 venne accertato che il presidente della Stamina Foundation aveva anche un conto corrente a San Marino. Il clamore mediatico dell'inchiesta di Guariniello portò Vannoni alla decisione di cambiare strategia e anche nome alla “Re Wind” in “Srl”. Cambiata anche la ragione sociale: da laboratorio per il trattamento a banca per la crioconservazione, delle staminali. Ma non è mai arrivato l'ok dell'authority nonostante “tentativi in questo senso, fino al 2012” riferisce l'attuale amministratore unico Alberto Francini. A Torino pochi giorni fa la conclusione dell'indagine di Guariniello che si basa sulla storia sanitaria di 101 persone con benefici inesistenti o "indimostrati" e con "eventi avversi'' in numero significativo. Vannoni è intanto già stato rinviato a giudizio, in un'altra inchiesta, per tentata truffa alla regione Piemonte. E – non si sa quando – tra un tribunale e l'altro in Italia dovrà fare tappa anche a quello di San Marino per rispondere, insieme al dottor Fungi, alle domande del commissario della legge Morsiani.
Luca Salvatori
All'interno di un locale del "Centro G" di Tavolucci, di fronte al Tribunale, ha sede la "Asc Biolab Srl". La società ha questa denominazione dall'11 marzo 2010. Prima si chiamava “Re Wind Biotech” e l'amministratore unico era Davide Vannoni. Ora è cambiato il nome, ed anche l'amministratore unico, che è l'avvocato Alberto Francini, ma la sede è la stessa e a tirare le fila ci sarebbe sempre Davide Vannoni. Con la Re Wind Biotech gli era andata male, nonostante investimenti cospicui per l'allestimento di un laboratorio per trattare le cellule staminali. Trattamenti che, secondo l'inchiesta del procuratore di Torino Raffaele Guariniello, i due scienziati ucraini Vyacheslav Klymenko e Elena Schegelskaya, avevano condotto, nel 2009, senza alcuna autorizzazione sanitaria, in una stanza collocata in un magazzino al piano seminterrato. Sembra che la “Re Wind Biotech” fosse utilizzata anche per dare una parvenza di regolarità alle fatture rilasciate ai pazienti per le infusioni di cellule staminali, anche queste non autorizzate, che avvenivano in una stanza affittata al centro estetico Imb di Rovereta. Con l'esecuzione delle rogatorie inviate da Torino nel 2009 venne accertato che il presidente della Stamina Foundation aveva anche un conto corrente a San Marino. Il clamore mediatico dell'inchiesta di Guariniello portò Vannoni alla decisione di cambiare strategia e anche nome alla “Re Wind” in “Srl”. Cambiata anche la ragione sociale: da laboratorio per il trattamento a banca per la crioconservazione, delle staminali. Ma non è mai arrivato l'ok dell'authority nonostante “tentativi in questo senso, fino al 2012” riferisce l'attuale amministratore unico Alberto Francini. A Torino pochi giorni fa la conclusione dell'indagine di Guariniello che si basa sulla storia sanitaria di 101 persone con benefici inesistenti o "indimostrati" e con "eventi avversi'' in numero significativo. Vannoni è intanto già stato rinviato a giudizio, in un'altra inchiesta, per tentata truffa alla regione Piemonte. E – non si sa quando – tra un tribunale e l'altro in Italia dovrà fare tappa anche a quello di San Marino per rispondere, insieme al dottor Fungi, alle domande del commissario della legge Morsiani.
Luca Salvatori
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