Tutti e tre con le stesse responsabilità. E' questa, in estrema sintesi, la posizione dei giudici nei confronti dei tre ragazzini, condannati a 9 anni e 8 mesi, in rito abbreviato, poiché accusati - insieme a Guerlin Butungu - degli stupri avvenuti a Rimini il 26 agosto 2017. Le motivazioni del Tribunale dei Minorenni di Bologna rimarcano che per spiegare il comportamento dei tre, impossibile da differenziare, "appare illuminante una espressione utilizzata dalla transessuale, che ha riferito di aver rinunciato a qualsiasi resistenza avendo visto la loro aggressività e il fatto che erano tutti intorno a lei come iene su di una preda". Per i giudici anche se Butungu, unico maggiorenne del branco, "ha sicuramente esercitato una influenza negativa sugli altri, questi non solo hanno scelto di seguirlo, ma soprattutto hanno continuato a farlo, dopo aver visto che non si andava solo a rapinare, ma anche violentare". Nelle carte, inoltre, - riporta l'Ansa - si sottolinea come i tre ragazzi abbiano sempre reso "dichiarazioni mendaci, auto-giustificatorie, tra loro contraddittorie e sintomo di assoluta assenza di resipiscenza".
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