Potrebbe esistere un identikit dei 4 malviventi che venerdì scorso a Miramare di Rimini hanno aggredito tre persone, stuprandone due.
Altri particolari, e soprattutto un identikit, potrebbero essere stati raccontati dalla transessuale peruviana, venerdì scorso aggredita e stuprata dai 4 che poco prima avevano attaccato due turisti polacchi stuprando la ragazza 26enne. Stando ai racconti della prostituta, sui quali comunque c'è stretto riserbo, i 4 volevano toglierle la borsa col guadagno giornaliero, poi l'hanno violentata e a nulla sono serviti i suoi accorati appelli affinché utilizzassero almeno il preservativo.
La trans avrebbe fornito anche un identikit: due di pelle quasi chiara, due più scuri, vestiti alla moda. Ci sarebbero anche i video degli impianti di sorveglianza, ma ufficialmente nessuna generalità è stata confermata. Pare che anche la transessuale abbia visionato le immagini elaborate dalla scientifica, identificando così chi l'ha stuprata, dopo aver violentato a turno la 26enne polacca e aggredito l'amico. Dopo la coppia di Varese, che ha raccontato di aver subìto un'aggressione molto simile a quella dei polacchi, il Corriere della Sera riporta un'altra testimonianza, di due austriaci, che potrebbero essere stati aggrediti sempre dalle stesse persone. Chi siano, è ancora formalmente non noto. Si pensa che la Squadra Mobile ritenga che i malviventi operino nel giro dello spaccio e delle rapine e che conoscano bene la zona dell'aggressione. In tribunale, a Rimini, magistrati italiani e polacchi stanno collaborando.
Francesca Biliotti
Altri particolari, e soprattutto un identikit, potrebbero essere stati raccontati dalla transessuale peruviana, venerdì scorso aggredita e stuprata dai 4 che poco prima avevano attaccato due turisti polacchi stuprando la ragazza 26enne. Stando ai racconti della prostituta, sui quali comunque c'è stretto riserbo, i 4 volevano toglierle la borsa col guadagno giornaliero, poi l'hanno violentata e a nulla sono serviti i suoi accorati appelli affinché utilizzassero almeno il preservativo.
La trans avrebbe fornito anche un identikit: due di pelle quasi chiara, due più scuri, vestiti alla moda. Ci sarebbero anche i video degli impianti di sorveglianza, ma ufficialmente nessuna generalità è stata confermata. Pare che anche la transessuale abbia visionato le immagini elaborate dalla scientifica, identificando così chi l'ha stuprata, dopo aver violentato a turno la 26enne polacca e aggredito l'amico. Dopo la coppia di Varese, che ha raccontato di aver subìto un'aggressione molto simile a quella dei polacchi, il Corriere della Sera riporta un'altra testimonianza, di due austriaci, che potrebbero essere stati aggrediti sempre dalle stesse persone. Chi siano, è ancora formalmente non noto. Si pensa che la Squadra Mobile ritenga che i malviventi operino nel giro dello spaccio e delle rapine e che conoscano bene la zona dell'aggressione. In tribunale, a Rimini, magistrati italiani e polacchi stanno collaborando.
Francesca Biliotti
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