È convinta a fare di tutto pur di aiutare le indagini della polizia e ritrovare così gli stupratori che hanno abusato di lei dopo aver violentato la turista polacca sulla spiaggia di Rimini. A parlare al Tg1 è la transessuale peruviana: “Uno mi ha preso la borsa, l'altro mi ha tirata per i capelli e mi ha buttata a terra – ha ricostruito quella sera da incubo -. Poi mi hanno rotto una bottiglia in testa”. Loro continuavano a urlare “ti ammazziamo” perché “non volevo che mi portassero in un cespuglio”, lungo la statale adriatica.
La trans - residente a Milano e a Rimini da poche settimane - è così la testimone chiave per la cattura del branco: “Se li vedessi insieme, li riconoscerei. Sono disposta ad aiutare la polizia in qualunque modo”. Ed è così che ieri ha incontrato nuovamente la vice sindaca Gloria Lisi, alla quale ha promesso di rimanere a Rimini per collaborare alle indagini e fino a quando “gli investigatori avranno bisogno di me e l'inchiesta non sarà chiusa”.
La trans - residente a Milano e a Rimini da poche settimane - è così la testimone chiave per la cattura del branco: “Se li vedessi insieme, li riconoscerei. Sono disposta ad aiutare la polizia in qualunque modo”. Ed è così che ieri ha incontrato nuovamente la vice sindaca Gloria Lisi, alla quale ha promesso di rimanere a Rimini per collaborare alle indagini e fino a quando “gli investigatori avranno bisogno di me e l'inchiesta non sarà chiusa”.
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