Nel cuore del turismo della Marche si susseguono le scosse: da fine giugno sono complessivamente una ventina. L'ultima di magnitudo 4,4 avvenuta alle 8,44 di questa mattina a circa dieci chilometri al largo di Ancona è stata la seconda per intensità, dopo quella del 21 luglio scorso, di magnitudo 4,9. Terremoti abbastanza superficiali, che non hanno causato vittime. Quello di oggi ha fatto staccare un crostone di roccia calcarea dal Conero e scendere in strada cittadini e turisiti. Analisi approfondite del Centro Nazionale Terremoti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia indicano che sono attive due faglie diverse. Gli esperti stanno controllando costantemente quest'area dall'epoca del terremoto in Umbria del 1997 ed una convenzione con la Regione Marche ha aumentato il numero delle stazioni sismiche, al punto che l'Ingv registra eventi di magnitudo inferiore a 1.
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