Khamzat Azimov. Questo il nome del terrorista. Ceceno, 21 anni; naturalizzato francese nel 2010, e schedato come soggetto a rischio di radicalizzazione, perché in contatto con il marito di una donna partita per la Siria. E' entrato in azione ieri sera, nei pressi dell'Opera, in una zona di bar e ristoranti molto affollata, specie al sabato. Al grido di “Allah è grande” ha ucciso a colpi di coltello un passante e ferito altre 4 persone: 2 delle quali versano ora in gravi condizioni. La Polizia, subito intervenuta, ha tentato di utilizzare il taser, per fermarlo; ma il giovane è riuscito a dileguarsi; a quel punto sono state utilizzate le armi da fuoco, e per l'assalitore non c'è stato scampo. L'attentato, dopo poco, è stato rivendicato dal sedicente Stato Islamico. “Il mio primo pensiero è con le vittime di questo atto atroce”, ha dichiarato il Ministro agli Interni Collomb, che ha poi elogiato la reattività delle Forze dell'Ordine. Fermati i genitori del 21enne. Con quest'ultima azione salgono a 245 le vittime degli attacchi terroristici, sul suolo francese, dal 2015. Orrore anche in Indonesia. Almeno dieci persone sono morte, ed altre 41 sono rimaste ferite, in tre distinti attacchi suicidi in altrettante chiese di Surabaya. Uno degli attentatori era una donna velata che si è fatta saltare in aria assieme ai suoi due figli piccoli. Anche in questo caso è giunta la rivendicazione dell'ISIS. Dal Papa un appello alla riconciliazione: “Cessino odio e violenza”, ha detto Francesco, durante il Regina Coeli.
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