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Tragedia Misano: torna ipotesi omicidio-suicidio

23 mag 2015
La casa dove si è consumata la tragedia
La casa dove si è consumata la tragedia
Riprende corpo l'ipotesi di omicidio-suicidio sulla tragedia che si consumò a Misano Adriatico nel mese di gennaio. Dopo diversi giorni passati senza avere loro notizie, furono trovati privi di vita nel loro appartamento la 15enne Sophie Stadie, la madre Adriana Stadie (44 anni) e il compagno di lei Alvaro Cerda Cedeno (35 anni). La perizia effettuata sulla stufetta a gas ritenuta possibile causa del decesso delle due donne (l'uomo aveva invece le vene tagliate) ha dato esito negativo: era perfettamente funzionante. Sui corpi di madre e figlia sono state trovate quantità letali di monossido di carbonio. Una delle ipotesi iniziali era che un malfunzionamento della caldaia avesse causato la morte delle donne, e l'uomo si fosse poi ucciso dopo averle trovate già morte. Ora invece, dopo la scoperta che l'apparecchio funzionava correttamente, gli inquirenti ritengono che Cedeno possa aver manomesso i manicotti dell'impianto di riscaldamento facendo saturare l'ambiente con il monossido e poi si sia tagliato le vene una volta che Adriana e Sophie erano decedute. Ai piedi del letto dove giacevano madre e figlia era stato trovato anche il loro cagnolino.

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