La vicenda è delicata. Innanzitutto come in ogni fatto ci sono almeno due versioni. Da un parte un consulente finanziario di Latina, Massimo Peppe, e alcuni suoi clienti che lamentano una gestione poco trasparente del loro conto titoli, dall'altra una banca storica del Titano, l'Istituto Bancario Sammarinese, che addita di rimando la loro grave insolvenza. L'unica cosa certa è che circa un mese fa, il 10 ed il 17 settembre, sono state presentate 3 denunce, di cui una dello stesso consulente finanziario, al Tribunale Unico di San Marino. Sono contro ignoti, ma si legge il nome dell'IBS e contengono la richiesta di punire il responsabile di una situazione che definiscono irregolare: estratti conto ottenuti con grande ritardo, vendite o acquisti di titoli in date in cui le borse americane erano chiuse, transazioni su titoli effettuate al di fuori del range minimo e massimo realizzati nel giorno in cui sarebbe avvenuta la trattativa, per un totale di milioni di euro sottratti dai conti. Dalla banca nessuna risposta ufficiale, ma solo per non dare risonanza alla vicenda. Liquidano tutto come il tentativo di alcune persone, capeggiate da un consulente che in passato ha dovuto rispondere di esercizio non autorizzato dell'attività finanziaria, di sottrarsi ai propri impegni di fronte a situazioni di grave insolvenza, per colmare i quali la banca da tempo si è attivata in Italia tramite decreti ingiuntivi. Una vicenda che si commenta da sola, dicono: “se fosse come dicono loro chi continuerebbe a tenere rapporti con una banca che si rifiuta di consegnare l'estratto conto?
Sara Bucci
Sara Bucci
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