Era il giorno dell'udienza conclusiva per il processo nei confronti dell'imprenditore modenese Elio Gerardi, la ex moglie, la sorella di questa e la loro madre. Tutti accusati di aver riciclato, in Repubblica, 320.000 euro: provento – secondo il Giudice inquirente – di traffico internazionale di stupefacenti. E' l'appendice sammarinese di una brutta storia, scoperta dalle Autorità italiane. Elio Gerardi, insieme al fratello Bruno – di cui si sono perse le tracce -, avrebbe agevolato enormi consegne di cocaina tra il potente cartello messicano di Monterrey e clan della Camorra; tutto ciò grazie al “paravento” di un'attività imprenditoriale lecita: il commercio di altoforni per ceramica. Il procedimento sammarinese – a causa di un problema di salute del Procuratore del Fisco - è stato aggiornato al 29 gennaio: giorno in cui è prevista la sentenza. Si avvia alla conclusione anche il processo per riciclaggio che vede imputati un imprenditore romano e un commercialista sammarinese - unico presente in aula. Tutto era iniziato con l'inchiesta italiana, relativa al fallimento di due società del settore del commercio all'ingrosso di prodotti elettronici. In Repubblica sarebbe stata riciclata una somma di oltre 1 milione e 300.000 euro. Tra i testimoni escussi, la ex amministratrice della società Mercury srl.