Lei, la figlia appena 18enne, e'' stata ''beccata'' mentre fuori dal suo liceo, all''entrata, vendeva un paio di spinelli di marijuana a minorenni. Lui, il padre, 42enne, si e'' preso la responsabilita'' di 40 grammi di hashish trovati a casa nella perquisizione di rito. Risultato: la ragazza agli arresti domiciliari, lui direttamente in carcere alla Dozza. E'' successo ieri a Bologna, a seguito di un servizio dei Carabinieri della compagnia Bologna Centro, inaugurato da poco, che pattugliano con personale in divisa e in borghese e con i cani antidroga le scuole superiori cittadine. Davanti a un liceo, un militare in borghese, accompagnato da un cane, intorno alle 8 stava passeggiando tra i giovani che aspettavano la campanella d''entrata quando si e'' accorto che una ragazza stava passando qualcosa a un ragazzo. Intervengono i colleghi che fermano la ragazza, mentre lei stava cercando di liberarsi del grammo di marijuana che aveva addosso gettandolo in un cassonetto. Confessa pero'' praticamente subito di aver ceduto due spinelli ad altrettanti compagni di scuola, minorenni, che verranno in seguito segnalati alla Prefettura. La 18enne ammette anche di avere altra sostanza stupefacente nell''appartamento della zona universitaria in cui vive col papa'', separato e barista saltuario. Nell''appartamento, in effetti, i Carabinieri trovano in uno stipetto (non nella camera della studentessa) 40 grammi di hashish divisi in dosi. Il 42enne spiega che quell''hashish e'' suo e che e'' lui stesso a fornire gli spinelli alla figlia per evitarle contatti diretti con gli spacciatori. Per lui si spalancano subito le porte della Dozza, mentre il pm (Antonello Gustapane) decide per lei gli arresti domiciliari.
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