"È urgente e necessario un piano globale per la difesa della biodiversità planetaria che costituisce la base fondamentale, il capitale naturale, della ricchezza e del benessere dell'umanità e quindi la necessaria garanzia per il futuro della nostra generazione e di quelle successive".
Lo afferma il Wwf in occasione dell'Earth Overshoot Day, la giornata in cui la popolazione mondiale ha consumato tutte le risorse naturali che la Terra è in grado di rigenerare in un anno. Tale giorno, secondo i calcoli del Global Footprint Network, nel 2018 cade oggi, il 1° agosto.
Allo stato attuale il degrado dei suoli della Terra causato dall'uomo sta avendo un impatto negativo sul benessere di almeno 3,2 miliardi di persone, e sta contribuendo alla sesta estinzione di massa della ricchezza di biodiversità della Terra, sottolinea il Wwf. La valutazione del costo complessivo di questo degrado, generato dalla perdita di biodiversità e dei servizi ecosistemici, è valutato in più del 10% del prodotto lordo mondiale. Al 2014 oltre 1,5 miliardi di ettari di ambienti naturali sono stati convertiti in aree coltivate, prosegue l'organizzazione ambientalista, evidenziando che oggi meno del 25% della superficie complessiva delle terre emerse è in una situazione naturale. il degrado del suolo, la perdita di biodiversità e il cambiamento climatico - conclude il Wwf - costituiscono tre aspetti della stessa sfida che deve essere risolta con urgenza.
Lo afferma il Wwf in occasione dell'Earth Overshoot Day, la giornata in cui la popolazione mondiale ha consumato tutte le risorse naturali che la Terra è in grado di rigenerare in un anno. Tale giorno, secondo i calcoli del Global Footprint Network, nel 2018 cade oggi, il 1° agosto.
Allo stato attuale il degrado dei suoli della Terra causato dall'uomo sta avendo un impatto negativo sul benessere di almeno 3,2 miliardi di persone, e sta contribuendo alla sesta estinzione di massa della ricchezza di biodiversità della Terra, sottolinea il Wwf. La valutazione del costo complessivo di questo degrado, generato dalla perdita di biodiversità e dei servizi ecosistemici, è valutato in più del 10% del prodotto lordo mondiale. Al 2014 oltre 1,5 miliardi di ettari di ambienti naturali sono stati convertiti in aree coltivate, prosegue l'organizzazione ambientalista, evidenziando che oggi meno del 25% della superficie complessiva delle terre emerse è in una situazione naturale. il degrado del suolo, la perdita di biodiversità e il cambiamento climatico - conclude il Wwf - costituiscono tre aspetti della stessa sfida che deve essere risolta con urgenza.
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