Esiste veramente il diritto alla libertà? E' la domanda a cui cerca di rispondere lo spettacolo di Francesco Niccolini, ispirato al racconto Herman Melville, autore anche di Mobi-Dick, per la regia di Emanuele Gamba. Al centro della storia c'è un uomo che chiede sottovoce, ma con ostinazione, il proprio diritto alla scelta, alla libertà. "Questo è un grido alla libertà - spiega Leo Gullotta, nei panni del protagonista -. La domanda è proprio questa: tu, spettatore, nella tua vita hai fatto mai delle scelte profonde?". Bartleby lo fa.
Lavora come scrivano nello studio di un avvocato, dove tutte le giornate scorrono uguali. Un giorno decide di negarsi, di rimanere inerte e non fare più nulla. Un gentile rifiuto che paralizza il lavoro e tutta la logica dell'ufficio. Un rifiuto che il suo titolare non riesce proprio a capire. "Bartleby - continua Gullotta - è un personaggio non uguale agli altri. Non è un marito, non è un amante, non è un buono. E' un personaggio alieno in questa storia che si svolge all'inizio del 1900 a Londra, in un ufficio grigio e scuro. In questo spettacolo lui ha fatto una scelta profonda con se stesso: per qualsiasi domanda, la sua risposta è 'avrei preferenza di no'".
Nel video l'intervista all'attore Leo Gullotta