È dedicata a Karlheinz Stockhausen con l'opera "Aus den Sieben" ad aprire la Sagra Malatestiana.
Sul palcoscenico quattro solisti di prestigio della musica contemporanea: il flautista Roberto Fabbriciani, il trombonista John Kenny, il violoncellista Rohan De Saram e il baritono Nicholas Isherwood. Tutti artisti professionalmente legati ai San Marino International Music Summer Courses e a New Music Project, il progetto creato dal Maestro Augusto Ciavatta, che porta sul Titano giovani artisti da tutto il mondo per lo studio e la specializzazione della musica classica contemporanea.
Un concerto, proposto a cinquant'anni dalla sua creazione, che si esegue molto di rado, in quanto tradizione vuole che si debba fare quattro giorni di digiuno per interpretare uno dei pezzi. Non solo, l'opera presenta una durata libera: sette ore e mezza la versione della prima seduta. A Rimini, però tutto il ciclo è durato un’ora e mezza.
Inoltre la partitura non è tradizionale, ma si tratta di un testo che spiega ai musicisti cosa devono suonare e come devono farlo. Sullo sfondo anche proiezioni degli stessi testi, per tracciare un legame tra ciò che gli spettatori hanno sentito e visto.
Silvia Sacchi
Sul palcoscenico quattro solisti di prestigio della musica contemporanea: il flautista Roberto Fabbriciani, il trombonista John Kenny, il violoncellista Rohan De Saram e il baritono Nicholas Isherwood. Tutti artisti professionalmente legati ai San Marino International Music Summer Courses e a New Music Project, il progetto creato dal Maestro Augusto Ciavatta, che porta sul Titano giovani artisti da tutto il mondo per lo studio e la specializzazione della musica classica contemporanea.
Un concerto, proposto a cinquant'anni dalla sua creazione, che si esegue molto di rado, in quanto tradizione vuole che si debba fare quattro giorni di digiuno per interpretare uno dei pezzi. Non solo, l'opera presenta una durata libera: sette ore e mezza la versione della prima seduta. A Rimini, però tutto il ciclo è durato un’ora e mezza.
Inoltre la partitura non è tradizionale, ma si tratta di un testo che spiega ai musicisti cosa devono suonare e come devono farlo. Sullo sfondo anche proiezioni degli stessi testi, per tracciare un legame tra ciò che gli spettatori hanno sentito e visto.
Silvia Sacchi
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