“Scarpe sacre” in certi casi 'sante', sicuramente magiche per qualcuno dei protagonisti, estremamente reali per tutti noi al mondo d'oggi: “una storia di anime e oggetti” - sostiene Di Capua, autore sarcastico e cosceneggiatore di web e cinema alla sua prima regia. Persone ragionevolmente ai margini tutt'intorno alle rispettive scarpe-simbolo di riscatto. Una girandola di personaggi sottoposti alla tirannia del desiderio, sprecato perché piccolo, piccolo, e meschino.