Intanto il film non è un classico muto anni venti: è una pellicola musicata e sonorizzata con timpani, archi e fiati, per tutta la prima parte e ricchissima di suoni e rumoristica del vecchio cine (la componente onirica parla, eccome!, i sogni al contrario della realtà cinematografica sono vivi e veri) per buona parte del secondo tempo fino allo slang di scena (in presa diretta) sul set del tip-tap finale anni quaranta. Hazanavicius è un regista ironico ‘gallico’ alla Asterix si muove sul set e dentro la sceneggiatura come un druido dalle mille pozioni magiche… studiando il muto d’epoca si isolano le seguenti porzioni: gestualità, ralenti, mimo e trucco, set + location, tanta celluloide e fotogrammi a passo uno avanti e indré (dal dialetto milanese: indietro); vero conoscitore, “il vicius”, divenuto strabiliante autore alla prima botta…
Sorprendente come sempre la sala-cult del Settebello, downtown - Rimini, strapiena da oltre un mese di varia umanità studentesca e professorale per non parlare dei soloni intellettuali (artisti, attori e gente della tv, compresi i giornalisti) che poi ritornano con la compagna al seguito: a volte ritornano…
Jean Dujardin – mito del muto- è un grandissimo perché un vero attore non ha bisogno della voce per farsi capire… Bérénice Bejo -star del sonoro sempre muta- è la moglie nella vita di Hazanavicius qui donna ideale del cinema americano alla francese: lui la vede “così bella che più bella non si può” e alla fine piace anche allo spettatore con piume e lustrini anticipa strass e paillettes dal Cancan al Crazy Horse anni settanta… Cosa tenga inchiodati alle poltrone gli astanti per 5 settimane circa non è dato sapere ma noi che ci abbiamo provato ce lo spieghiamo con la mitica frase del Fellas -che ogni tanto ci abitava vicino al cinemino Settebello-: “ Ci vorrebbe un po’ più di silenzio, nella vita” per ascoltare la Voce della Luna…
POSCRITTO
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e il cagnolino attore del muto? Ricercatissimo animaletto da palcoscenico, usatissimo al tempo in scene strappalacrime o spaccacuore, nel nostro è talmente efficace nei movimenti guidato da dio nei gestl dell' istruttore sul set (un paio di volte dà il muso in camera per cercare il comando), cagnetto eccezionale: gli manca solo la parola...
fz
Sorprendente come sempre la sala-cult del Settebello, downtown - Rimini, strapiena da oltre un mese di varia umanità studentesca e professorale per non parlare dei soloni intellettuali (artisti, attori e gente della tv, compresi i giornalisti) che poi ritornano con la compagna al seguito: a volte ritornano…
Jean Dujardin – mito del muto- è un grandissimo perché un vero attore non ha bisogno della voce per farsi capire… Bérénice Bejo -star del sonoro sempre muta- è la moglie nella vita di Hazanavicius qui donna ideale del cinema americano alla francese: lui la vede “così bella che più bella non si può” e alla fine piace anche allo spettatore con piume e lustrini anticipa strass e paillettes dal Cancan al Crazy Horse anni settanta… Cosa tenga inchiodati alle poltrone gli astanti per 5 settimane circa non è dato sapere ma noi che ci abbiamo provato ce lo spieghiamo con la mitica frase del Fellas -che ogni tanto ci abitava vicino al cinemino Settebello-: “ Ci vorrebbe un po’ più di silenzio, nella vita” per ascoltare la Voce della Luna…
POSCRITTO
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e il cagnolino attore del muto? Ricercatissimo animaletto da palcoscenico, usatissimo al tempo in scene strappalacrime o spaccacuore, nel nostro è talmente efficace nei movimenti guidato da dio nei gestl dell' istruttore sul set (un paio di volte dà il muso in camera per cercare il comando), cagnetto eccezionale: gli manca solo la parola...
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