Il romanzo giallo del Belga francofono Van Cauwelaert nell’incipit in primissima pagina descrive il botanico statunitense Martin che suona al citofono di casa: risponde un altro. Alla porta anche la moglie non lo riconosce. Nel film invece va a Berlino per un convegno scientifico, dopo un incidente stradale, ritrova l’albergo del centro ma la moglie non lo riconosce ed è in camera con un altro che lo sostituirà in tutto. Situazione Hitchcockiana sulla paura della perdita d’identità: spersonalizzati e senza storia, sconosciuti agli altri e a chi si ama. La sceneggiatura si addice più allo spionaggio delle multinazionali in campo bio-nutirizionale: qualcuno un giorno scoprirà la pianta capace di vincere la fame nel mondo; il biblico albero del pane, una sorta di manna terrena.
Bella Berlino sotto la neve. Richiama alla vecchia DDR con spioni e polizia politica. Film a tratti adrenalinico. Gran interpretazione da co- protagonista per il vecchio leone teutonico Bruno Ganz (ex spia della Stasi per un’ultima volta in azione) a suo agio nella sua Germania molto più degli americani di Hollywood...
>> Proiezioni cinematografiche a San Marino
f.z.
Bella Berlino sotto la neve. Richiama alla vecchia DDR con spioni e polizia politica. Film a tratti adrenalinico. Gran interpretazione da co- protagonista per il vecchio leone teutonico Bruno Ganz (ex spia della Stasi per un’ultima volta in azione) a suo agio nella sua Germania molto più degli americani di Hollywood...
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