La madre di Andrea Spezzacatena ha voluto si raccontasse a tutti la storia del figlio 15enne impiccatosi nel 2012 dopo ripetuti episodi di violenza e cyberbullismo da parte dei coetanei. I suoi pantaloni rosa (rosso sbiadito in lavatrice) furono il fattore scatenante di una vita eccentrica nella diversità. Una grande amica e un compagno ripetente i suoi riferimenti, un gruppo di persecutori (compreso l'amico delle medie) gli elementi letali per la sua sensibilità. Una storia adolescenziale di incomprensione mai doma tra i giovanissimi nelle nostre scuole: la resa nel bersaglio, i suoi 'ostentati' pantaloni rosa, di un colore 'sbagliato' come lui.