Writer, 'graffitaro', street artist sta di fatto che nessuno conosce ancora la vera identità dell'artista underground di Bristol considerato, a inizi carriera nei primi 90, un sovversivo pop e per i benpensanti un vandalo. Oggi è il leader di un movimento rivoluzionario popolarissimo tra i giovani di mezzo mondo visto che le sue azione di strada si sviluppano in zone di guerra e conflitto politico dalla Palestina a New York dove negli anni 70 l'arte metropolitana dei graffiti prende corpo. Le sue opere sono icone contemporanee quotate per milioni da Sotheby's. Bambini con il cuore a palloncino, carrarmati 'disarmati' e disarmanti..., combattenti alla Pulp Fiction che impugnano banane. Basquiat e Haring sono il suo backgruond inconscio ma anche i rave e lo scherzo ironico della Commedia dell'Arte nel fustigare il potere magari esponendo di nascosto le sue immagini effimere nei templi sacri della cultura borghese. Forma d'arte o presa in giro? Tutt'e due.
fz