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Biennale di Venezia, è tempo di bilanci

24 nov 2011
Biennale di Venezia, tempo di bilanci
Biennale di Venezia, tempo di bilanci
“IllumiNazioni” si spegne domenica. Il gioco di parole si presta ad una edizione della Biennale dedicata alla luce. Per San Marino, ormai di casa a Venezia, è tempo di bilanci. La sua presenza, grazie ad un padiglione collocato nel cuore della laguna, non è passata inosservata. Lo dicono i numeri: oltre 25.000 visitatori. Un successo che si nutre anche del riconoscimento – giunto da più parti - del valore delle opere. “Luce in-azione” ha saputo rappresentare fedelmente il tema di questa 54esima edizione. Nel padiglione biancazzurro le opere di cinque sammarinesi, quattro italiani e due tedeschi. Uno spirito europeo – sottolinea il commissario Leo Marino Morganti - che fa dell’arte uno strumento di dialogo e confronto. E in un contesto internazionale di tale importanza, il Titano ha mostrato al mondo la sua faccia migliore. “San Marino – quella vera – è questa qui”, ha detto alla Reggenza il Segretario alla Cultura. E ha paragonato la Biennale ad una macchina del vento che scuote la foresta, scopre verità nascoste, dà forza e luce a nuovi virgulti. Ci torneremo? Spero di sì – si augura Morri. Ci sono esigenze di bilancio. Ma è anche vero che uno stato che vuole ridisegnare le sue linee di sviluppo non può voltare le spalle all’arte. Concetto ribadito anche dalla Reggenza. E’ prerogativa di una politica attenta e lungimirante - dichiarano i Capi di Stato - investire in cultura anche in momenti di crisi. Attraverso l’arte San Marino può veicolare valori universali per tutta l’umanità e rivolgere ai popoli messaggi di pace e di speranza nel futuro. Nel video l’intervista al Curatore, Valerio Pradal

Monica Fabbri

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