50 opere inedite mai viste in regione tra schizzi, carboncini e acquerelli a colori, su tela. Una esposizione-ricognizione sulla carriera del pittore e scultore sudamericano nato a Medellìn a cura di Francesca Bogliolo in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti e gli scenografi degli spazi espositivi bolognesi. L'allestimento è concepito in 7 sezioni nelle antiche sale museali attrezzate del PALLAVICINI nel cuore di Bologna. Una summa sul boterismo per argomenti stilistici, i più cari all'autore (religione, nudi, life, circo e tauromachia), che permette al visitatore di apprezzarne le tappe artistica di una intera vita. Una mostra italiana per capire le forme dilatate e i volumi abbondanti avvolti in figure e sagome piene di carne gonfia e colore. Stati corpulenti del vedere che si risolvono nel riempire la vista in uno stile così personale da farne dei prototipi (ispirati ai rinascimentali: Vasari, Piero della Francesca e Botticelli mescolati alla cultura popolare dei “latinos”), simboli per la nostra modernità (sazia e piena a volte superflua), in figure mai scontate: il vuoto/pieno degli occhi e delle pance evocati così solo da FERNANDO BOTERO.
fz