Marcello protagonista schivo e riservato ma potente in tutto e di tanti capolavori con altrettanti registi italiani, Fellini tra gli altri (da Blasetti e Germi, Monicelli, De Sica e Scola). Una carriera infinita fino all'ultimo con le sue donne icone (Ekberg, Loren, Cardinale). Scrive il direttore Farinelli: “era il “latin lover” felliniano nel mondo, cosa fa!? Sceglie parti controcorrente, perdente e ironico (addirittura l'omosessuale), empatico”, sempre. Tra i tanti solo lui sembra ancora un nostro contemporaneo. Per questo lo celebriamo nei secoli tra due millenni anche in tv, lo ricordiamo in Romagna e a San Marino con Tonino Guerra, Zavoli e il suo maestro, Fellas.