E' un libro di successo francese divenuto film per la tv anni Sessanta e cartone 'cult' giapponese, anni Ottanta; e pure il nome di una Band rock giovanile di Glasgow. Presentato fuori concorso al recente Festival del Cinema di Roma, per la regia del documentarista-ambientalista estremo Nicolas Vanier, è la storia di un'amicizia tra un ragazzo e un cane durante la guerra ma dove protagonista assoluta è la montagna (alpina e francesissima).
Del bel libro di Cécile Aubry manca l'ambientazione primi Novecento e alcuni personaggi chiave come l'ispettore Garcia sostituito da un tenente nazista.
Fotografia elegante e scene girate in tre stagioni diverse con un certo dispendio economico e logistico: budget sontuoso grazie alla Gauomont che lo distribuisce anche in Italia passerà presto in tv visto il target amplio e multiuso adattabile al gusto di tutti gli abitanti del Belpaese con al centro San Marino: almeno i più pantofolai da divano serale e domenicale... non senza figli e nonni al seguito.
fz
Del bel libro di Cécile Aubry manca l'ambientazione primi Novecento e alcuni personaggi chiave come l'ispettore Garcia sostituito da un tenente nazista.
Fotografia elegante e scene girate in tre stagioni diverse con un certo dispendio economico e logistico: budget sontuoso grazie alla Gauomont che lo distribuisce anche in Italia passerà presto in tv visto il target amplio e multiuso adattabile al gusto di tutti gli abitanti del Belpaese con al centro San Marino: almeno i più pantofolai da divano serale e domenicale... non senza figli e nonni al seguito.
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