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Coronavirus: il Prix Italia non si ferma e invita i membri a presentare le produzioni dal 14 aprile

13 apr 2020
@fb
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Il Prix Italia nato subito dopo la seconda guerra mondiale, non si è mai fermato, perché, ricorda il presidente Graham Ellis: "Nel 1948 era un modo per le nazioni di uscire da un conflitto amaro, celebrando quanto di meglio trasmettevano". Allora solo in radio e tv, oggi anche sui canali on line. Da allora si è svolto ogni anno, e oggi si trova a fronteggiare un nuovo flagello che chiude le frontiere. Per questo gli organizzatori, convinti della necessità di mantenere viva la comunità internazionale e il comune impegno, annunciano qualche cambiamento per l'edizione 2020. Sperano di portare giuria e delegati alla cerimonia di premiazione di fine settembre".

Non più a Como, dove era prevista, ma in una delle sedi Rai più importanti, grazie alla collaborazione della Radiotelevisione Italiana e del presidente Foa. Questo per permettere di creare infrastrutture in tempi brevi. Ma se l'emergenza coronavirus continuasse, il Prix Italia sarà decretato on line e la premiazione spostata in avanti. Quindi l'invito del presidente Ellis: "So do please prepare your entries". "Realizzate le vostre produzioni" e inviatele dal 14 aprile.   


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