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Crialese si racconta in libertà

L'IMMENSITÀ di Emanuele Crialese con Penelope Cruz dopo Venezia 2022 prima visione in riviera

di Francesco Zingrillo
23 set 2022

La Roma anni 70 autobiografica del regista (Emanuele Crialese) raccontata attraverso la madre, il matrimonio in crisi, e il punto di rottura preadolescenziale di un bambino, Andrea, nato biologicamente Adriana. Identità sessuale adolescenziale e genere maschie/femminile dell'infanzia che dipendono dalla accettazione famigliare e sociale ( in casa, tra amici e fratelli, a scuola). Il rapporto genitori-figli ridotto alla complicità di sopravvivenza tra le difficoltà coniugali di mamma e l'amore filiale allargato... Un tema delicato e inflazionato? (con molti prestiti almodovariani) che un'icona LGBT+ come Raffaella Carrà aiuta a dipanare in continue citazioni musicali, televisive e imitative (il balletto coreografico casalingo dilaga per tutto il film). IMMENSITÀ e LIBERTÀ fanno: “rumore, rumore...”.





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