E' presto detto: un giorno DIO compare con un angelo in un supermarket della periferia romana degradata. La divinità senza preavviso annuncia la fine del mondo... davanti a un giovanotto amorfo che suo malgrado sarà annunciatore della profezia nel ventre della Città eterna. Un progetto apocalittico divino che rischia di naufragare perché: “tutti siamo già morti senza saperlo” - scrive Montale. Lo spettacolo è consapevolezza drammaturgica”ironia con quel pizzico di profondità che rende in leggerezza” - teorizzava Brecht. Loro sono due giovani scartati come tanti costretti all'angolo perché considerati inutili, sporchi, ma buoni per DIO.
fz