Nella giornata mondiale dedicata ai diritti umani diverse associazioni hanno proposto al teatro Concordia il film “Non si può uccidere la speranza” che racconta la storia di Padre Popieluszko, il cappellano di Solidarnosc. A 25 anni esatti dalla morte rievoca la sua uccisione, in una Polonia che in quegli anni creò le prime crepe dell’ impero sovietico che portò poi alla caduta del muro di Berlino. Così è stata rievocata la figura del sacerdote che pagò con la vita la ricerca della verità e che si oppose alla viltà e alla menzogna.
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