“Donne che cambiano il mondo”, 16 volti e 16 storie da 9 Stati, da San Marino all'Iran, dall'Italia all'Afghanistan: sono le candidate al Premio Emma Rossi, alla sua terza edizione. Donne che si sono distinti nei rispettivi Paesi e ambiti d'azione – le presenta così la Presidente Patrizia Busignani – contribuendo con responsabilità, impegno, competenza e leadership, in qualche caso anche a rischio della vita, del carcere o della clandestinità, a promuovere i diritti delle donne e la parità di genere, divenendo allo stesso tempo un modello per le altre donne”. Fra le candidate Maryam Rawi, l'attivista dell'associazione rivoluzionaria delle donne afgane, l'astronauta Samantha Cristoforetti, la giornalista e scrittrice Francesca Mannocchi e la sammarinese Fanny Gasperoni.
Donne che incidono nel proprio tessuto sociale, e che sono state candidate proprio da istituzioni attive in ogni ambito del vivere civile: dall'Università, alle Giunte di Castello, Ambasciate e Consolati in accordo con le Comunità Estere, Consulta per l'Informazione, Associazioni femminili, dal volontariato sammarinese e italiano, da singoli cittadini.
Apprezzamento dal Segretario alla Cultura, Andrea Belluzzi, che ha portato il saluto ad un evento strutturato in due momenti. Donne dal mondo, ma anche donne dalla storia: nella conversazione sulla figura di Anita Garibaldi con Laura Rossi, la storica Cristina Ravara Montebelli, l'editore Marco Sassi, dal libro "Anita" di Eugenia Codronchi Argeli, più nota come “Sfinge”.