Un viatico nero senza speranza tra lupi, nebbia e croci (musiche e suoni d'effetto a sfiorare il pubblico in platea), lungo la strada della perdizione senza ritorno alla normalità per un viaggio introspettivo nell'animo umano che lentamente convoglia nel buio del maligno (scene e costumi da dark comedy all'italiana). Il procuratore Jonathan Harker è incaricato di recarsi in Transilvania da Londra per l'acquisto di un immobile inglese da parte di un ignoto (innominato) nobile del luogo. Dal castello al vuoto oscuro il passo è breve tanto da segnarne il ritorno a casa dalla moglie Mina (il pendolo batte, intanto, i tocchi della morte...). Luigi Lo Cascio interpreta il giovane professionista Jonathan Harker, mentre Sergio Rubini (regista e autore oltreché attore) veste i panni del controverso Van Helsing. Il diario segreto dell'intera vicenda transilvana tenuto dal marito porta anche la consorte nel baratro del malessere che la avvia al disagio fino al distacco e alla separazione per poi divergere dall'uomo allontanandoli sempre più dopo il contagio di morte: la bestia subdola uccide tutto ciò che trova vivo: cioè l'amore.
fz