Li chiamavano “giudei ricchi” ma erano greci isolani di Corfù d'origine ebraica emigrati a Bologna e Forlì che dopo aver fatto fortuna come pellicciai artigiani e importatori di pellami avevano orgogliosamente comprato la villa riccionese al mare confinate con quella dei MUSSOLINI.
NISSIM, zio dello scrittore faentino autore del racconto, nel Ventennio viveva con un certo agio insieme a moglie e tre figli le sue estati in riviera esattamente come donna Rachele e i ragazzi del Duce o i componenti del gabinetto dirigente che ad agosto e luglio si spostavano in Romagna col capo del governo e servizi del fascio al seguito. Camelia, figliola adolescente di papà Nissim come Anna Frank si occuperà dei fratellini e della mamma quando le leggi razziali dal '38 e durante la guerra disperderanno deportandole tante vite e famiglie. Prozii e procugini di Roberto Matatia moriranno tutti nonostante la 'vicinanza' con i famigliari di Benito Mussolini. Il racconto, tratto da alcune lettere d'amore, contenuto nel libro pubblicato da Giuntina ridà SPERANZA all'uomo anche ora come fu allora per i tanti rifugiati israeliti sfuggiti al destino di morte trovando la vita sotto il Monte e dentro le Gallerie del Titano nella lunga estate del '44 e per gli ebrei ben oltre la fine della guerra.
fz
INTERVISTA ROBERTO MATATIA AUTORE LIBRO
NISSIM, zio dello scrittore faentino autore del racconto, nel Ventennio viveva con un certo agio insieme a moglie e tre figli le sue estati in riviera esattamente come donna Rachele e i ragazzi del Duce o i componenti del gabinetto dirigente che ad agosto e luglio si spostavano in Romagna col capo del governo e servizi del fascio al seguito. Camelia, figliola adolescente di papà Nissim come Anna Frank si occuperà dei fratellini e della mamma quando le leggi razziali dal '38 e durante la guerra disperderanno deportandole tante vite e famiglie. Prozii e procugini di Roberto Matatia moriranno tutti nonostante la 'vicinanza' con i famigliari di Benito Mussolini. Il racconto, tratto da alcune lettere d'amore, contenuto nel libro pubblicato da Giuntina ridà SPERANZA all'uomo anche ora come fu allora per i tanti rifugiati israeliti sfuggiti al destino di morte trovando la vita sotto il Monte e dentro le Gallerie del Titano nella lunga estate del '44 e per gli ebrei ben oltre la fine della guerra.
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INTERVISTA ROBERTO MATATIA AUTORE LIBRO
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