“Pancevo – città morta”. E’ il nucleo industriale e produttivo più inquinato al mondo. Altissimi i tassi di tumore nella popolazione, ancora vivi gli effetti devastanti della guerra e gli irreparabili danni all’ambiente dopo il bombardamento del 1999. Dalla città della Serbia all’Uzbekistan, con “Be water, my friend”: un lago quasi prosciugato – che ha perso il 75% della sua superficie in 40 anni. Perdita dell’acqua, che diviene perdita di identità e di gioia di vivere. Quanto mai attuale “Noi siamo l’aria e non la terra”: il corto guarda al disastro di Cernobyl a 25 anni dall’esplosione alla centrale ucraina e agli effetti della radioattività in Bielorussia. Tre pellicole, presentate proprio dal regista Antonio Martino come occasione per dare consapevolezza e riflettere sulla necessità di trovare nuove politiche che reggano lo sviluppo.
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