La sede universitaria sammarinese, inaugurata nel 2007, stenta a decollare sia per quanto concerne numero di iscritti, corsi ed importanza sul territorio. L’università invece potrebbe essere una risorsa economica e strategica molto importante per il Titano. Se prendiamo come esempio l'ottimo risultato ottenuto dal corso di Design Industriale capiamo velocemente il potenziale dell'Università! Soffermandoci sull’indotto economico che un istituto di successo è capace di garantire infatti si vogliono riportare i dati recentemente diffusi sull’Università di Rimini, partita nel 1994 con 80 iscritti ed arrivata oggi a quasi 6.000 i quali spendono complessivamente oltre 15 milioni di euro annui per il mantenimento agli studi. Per quanto concerne invece la strategicità di una sede sul Titano si potrebbe valutare la scelta di un indirizzo di studi come medicina, oltre infatti al vuoto logistico presente per queste facoltà da Bologna ad Ancona non bisogna sottovalutare la possibilità di riscontro che un simile indirizzo di studi potrebbe avere grazie all’unione sinergica con altri fattori come l’ospedale e l’industria farmaceutica sammarinese. Il primo infatti potrebbe essere rinnovato con nuovi reparti specialistici diventando un centro di cura affermato in grado di attrarre pazienti anche dall’esterno mentre l’imprenditoria farmaceutica potrebbe attingere alle ricerche universitarie per migliorare ed espandere il proprio target di prodotti. L’università in questo contesto potrebbe quindi formare sia nuovi medici che nuovi ricercatori contribuendo alla costituzione di un polo sanitario sul Titano in grado di offrire formazione, ricerche, cure e farmaci.
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