Conclusa la nona edizione del Festival internazionale del film di Roma: per il pubblico vince “Trash”, la “favola sporca” di Stephen Daldry ambientata nelle favelas di Rio de Janeiro.
Il pubblico incorona “Trash” di Stephen Daldry che aveva già incantato con “Billy Elliot”, “The Hours” e “The Reader – A voce alta”. La storia racconta di tre ragazzini delle favelas di Rio, che in mezzo alla spazzatura trovano un portafogli che cambierà le loro vite e rivelerà la profonda corruzione della politica, la violenza della polizia, ma anche il coraggio dei giovani protagonisti, che spiccano nonostante la presenza di star come Martin Sheen e Rooney Mara. Cala dunque il sipario sul Festival, che ha visto meno spettatori nonostante le 113 proiezioni. Il bilancio della madrina, Nicoletta Romanoff.
Per la giuria di addetti ai lavori, composta tra gli altri da Cristiana Capotondi e Valerio Mastandrea, l'opera migliore è stata invece “Escobar – Paradise Lost”, dedicato alla figura del più potente e pericoloso trafficante di cocaina della storia, Pablo Escobar, interpretato da Benicio Del Toro. Sul red carpet anche Maria Grazia Cucinotta, per i 20 anni dell'indimenticabile “Il Postino” con Massimo Troisi. L'attrice punta ora a scoprire nuovi talenti.
E ancora il duo Ficarra e Picone, con un film dal titolo eloquente, “Andiamo a quel paese”.
Gli ultimi flash dei fotografi sono tutti per Willem Dafoe, reduce da un ruolo impegnativo come quello di Pasolini, che a Roma ha presentato “La spia – A most wanted man”, tratto dall'omonimo romanzo di John Le Carrè: con lui, Philip Seymour Hoffman, nell'ultima grande interpretazione della sua vita.
Francesca Biliotti
Nel video, interviste alle attrici Nicoletta Romanoff e Maria Grazia Cucinotta e al duo comico Ficarra e Picone
Il pubblico incorona “Trash” di Stephen Daldry che aveva già incantato con “Billy Elliot”, “The Hours” e “The Reader – A voce alta”. La storia racconta di tre ragazzini delle favelas di Rio, che in mezzo alla spazzatura trovano un portafogli che cambierà le loro vite e rivelerà la profonda corruzione della politica, la violenza della polizia, ma anche il coraggio dei giovani protagonisti, che spiccano nonostante la presenza di star come Martin Sheen e Rooney Mara. Cala dunque il sipario sul Festival, che ha visto meno spettatori nonostante le 113 proiezioni. Il bilancio della madrina, Nicoletta Romanoff.
Per la giuria di addetti ai lavori, composta tra gli altri da Cristiana Capotondi e Valerio Mastandrea, l'opera migliore è stata invece “Escobar – Paradise Lost”, dedicato alla figura del più potente e pericoloso trafficante di cocaina della storia, Pablo Escobar, interpretato da Benicio Del Toro. Sul red carpet anche Maria Grazia Cucinotta, per i 20 anni dell'indimenticabile “Il Postino” con Massimo Troisi. L'attrice punta ora a scoprire nuovi talenti.
E ancora il duo Ficarra e Picone, con un film dal titolo eloquente, “Andiamo a quel paese”.
Gli ultimi flash dei fotografi sono tutti per Willem Dafoe, reduce da un ruolo impegnativo come quello di Pasolini, che a Roma ha presentato “La spia – A most wanted man”, tratto dall'omonimo romanzo di John Le Carrè: con lui, Philip Seymour Hoffman, nell'ultima grande interpretazione della sua vita.
Francesca Biliotti
Nel video, interviste alle attrici Nicoletta Romanoff e Maria Grazia Cucinotta e al duo comico Ficarra e Picone
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