Si procede spediti, nel rispetto delle scadenze, anche se – di fatto – l'operatività è rimandata a dopo le feste. Dal giorno del suo insediamento, i primi di dicembre, il comitato del fondo straordinario di solidarietà è alla sua seconda riunione. Lo compongono due rappresentanti del volontariato. Sono Giovanni Giardi – su segnalazione di alcune associazioni di solidarietà – e Luigi di Paolo per la Caritas. Il terzo membro, della Pa, è Elisabetta Lonfernini. Il regolamento che esplica le norme previste dal decreto è pronto e dovrà essere licenziato dal Congresso di Stato. E' stato un lavoro complesso, delicato. Per snellire ed evitare l'eccessiva burocrazia è prevista l'autocertificazione. Alla base c'è l'assunzione di responsabilità del dichiarante. I furbetti sono quindi avvisati: ci sarà un accertamento. Chi dirà il falso lo farà in atto pubblico con tutte le conseguenze del caso. E' un punto su cui il comitato tiene in modo particolare, poiché non vuole commettere ingiustizie ai danni di chi ha difficoltà reali. Complicato è stato anche pensare ad una graduatoria con punteggio. Si parte per ora con un regolamento sperimentale, che non può ovviamente coprire situazioni imprevedibili. Occorre infatti aspettare la casistica. Nei prossimi mesi verrà quindi aggiornato e puntualizzato.
C'è molta attesa per il fondo, che vedrà il coinvolgimento anche di Giunte di Castello, servizi sociali, sindacati. Il comitato ha un compito difficile. Dovrà essere equo, non caritatevole. L'intervento è pubblico, si tratta dei soldi dei cittadini. Serviranno quindi freddezza e rigore.
C'è molta attesa per il fondo, che vedrà il coinvolgimento anche di Giunte di Castello, servizi sociali, sindacati. Il comitato ha un compito difficile. Dovrà essere equo, non caritatevole. L'intervento è pubblico, si tratta dei soldi dei cittadini. Serviranno quindi freddezza e rigore.
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