Giuseppe Garibaldi è stato condannato. La sentenza è arrivata dopo 45 minuti di Camera di Consiglio. La storia può essere raccontata anche così, attraverso un processo. Ed ecco che il passato si anima e rivive, illuminato dal presente, aiutando a comprendere in modo nuovo le nostre radici culturali.
La sentenza è chiara: il condottiero dell’impresa dei Mille con quell’azione e la conseguente conquista piemontese, ha inferto al Meridione una ferita profonda. Garibaldi è colpevole di aver violato nel 1860 uno stato sovrano: il Regno delle Due Sicilie, calpestando il diritto del popolo meridionale alla propria autodeterminazione, favorendo gli interessi di più potenze straniere. Non è servita la lucida oratoria della difesa, che nel clima del 150esimo anniversario della proclamazione del Regno d’Italia si è appellata alle ragioni della storia. E ha già annunciato che presenterà istanza d’appello. Giustizia è stata fatta?
Intervista Adolfo Morganti Presidente Associazione Identità Europea
Monica Fabbri
La sentenza è chiara: il condottiero dell’impresa dei Mille con quell’azione e la conseguente conquista piemontese, ha inferto al Meridione una ferita profonda. Garibaldi è colpevole di aver violato nel 1860 uno stato sovrano: il Regno delle Due Sicilie, calpestando il diritto del popolo meridionale alla propria autodeterminazione, favorendo gli interessi di più potenze straniere. Non è servita la lucida oratoria della difesa, che nel clima del 150esimo anniversario della proclamazione del Regno d’Italia si è appellata alle ragioni della storia. E ha già annunciato che presenterà istanza d’appello. Giustizia è stata fatta?
Intervista Adolfo Morganti Presidente Associazione Identità Europea
Monica Fabbri
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