193 membri effettivi, agenzie e organismi non governativi oltre agli osservatori internazionali hanno ascoltato il Segretario alla Cultura e Istruzione Romeo Morri al suo secondo discorso ufficiale (il primo lo aveva tenuto nel 2009 alla 35° assise) davanti al consesso UNESCO. Il capo della delegazione sammarinese, in aula, ha indirizzato un breve saluto al nuovo segretario generale Irina Bokova per poi rivolgersi ai membri presenti sul tema del dialogo tra le voci del pianeta per costruire il futuro. A partire dal dramma dell’Africa causa le calamità, i conflitti e la desertificazione: temi in calendario nella successione dei lavori dell’assemblea. La disamina del segretario verte sulle risposte concrete che possono arrivare dall’azione dell’UNESCO nella guida alla solidarietà mondiale. Dal dialogo tra piccoli e grandi paesi sui diritti umani come chiavi del cambiamento. “l’alba di un nuovo umanesimo” -dice il responsabile alla cultura- nasce spontaneamente dai popoli: educazione (questione giovanile) e lavoro stanno alla base del diritto. Nonostante l’elevato analfabetismo nei paesi emergenti non si può prescindere dalla cooperazione internazionale. Progettualità e formazione incontrano nel reciproco riconoscimento culturale il punto di forza per ogni politica giovanile. San Marino ha sviluppato questo percorso scolastico a tutti i livelli cercando la cooperazione condividendo le riforme della dirigenza UNESCO lungimiranti su arti, mestieri, artigianato e turismo. Il Titano dal 7 luglio 2008 iscritto al Patrimonio Mondiale ha maturato consapevolezza e conoscenza nell’appartenere alla Convenzione: la tutela di un bene valorizza l’identità di una comunità, per Romeo Morri, la stessa che ha costituito nei secoli la Repubblica: libertà, pace, democrazia.
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