Alla 73esima edizione del Golden Globes a Los Angeles, vince un po' anche l'Italia: a Ennio Morricone il premio per la miglior colonna sonora, dell'ultimo film di Quentin Tarantino che è salito per lui sul palco a ritirarlo, riservandogli parole di grande elogio.
“E' il mio compositore preferito, capite? E non dico uno qualunque, ma come Mozart, Beethoven, Schubert”. Non ha lesinato elogi Quentin Tarantino, che ha ritirato il Golden Globe di Ennio Morricone, per la colonna sonora del suo ottavo, attesissimo film, "The Hateful Height". “Morricone – ha aggiunto Tarantino – non ha mai vinto un premio singolo per uno dei film che ha fatto: ha vinto in Italia, ma mai qui in America e voglio ringraziarlo – ha concluso – a 87 anni ha realizzato una fantastica colonna sonora”.
Ma è stata anche la serata di “The Revenant” e di Leonardo Di Caprio, che attende fiducioso l'Oscar per questo suo ruolo estremo. Non sarà ancora l'ambita statutetta, ma quella che ha ricevuto dalle mani di Julianne Moore è un gustoso antipasto e ha tutta l'aria di essere un'anticipazione. “The Revenant” è stato battezzato anche miglior film drammatico, e Alejandro Inarritu, fresco di Oscar lo scorso anno con l'acclamato “Birdman”, ha nuovamente trionfato come miglior regista.
Gloria e standing ovation anche per Sylvester Stallone, per il ruolo di coprotagonista in “Creed” e che ha ricevuto l'applauso più caloroso della serata. Niente premio invece per Jane Fonda, protagonista di “Youth” di Paolo Sorrentino: glielo ha soffiato Kate Winslet per “Jobs”, sulla vita di Steve Jobs interpretato insieme a Micheal Fassbender.
A Jennifer Lawrence il premio per la migliore protagonista in una commedia, grazie alla sua ennesima interpretazione magistrale in “Joy”: migliore attrice drammatica Bree Larson, per “The Room”.
“E' il mio compositore preferito, capite? E non dico uno qualunque, ma come Mozart, Beethoven, Schubert”. Non ha lesinato elogi Quentin Tarantino, che ha ritirato il Golden Globe di Ennio Morricone, per la colonna sonora del suo ottavo, attesissimo film, "The Hateful Height". “Morricone – ha aggiunto Tarantino – non ha mai vinto un premio singolo per uno dei film che ha fatto: ha vinto in Italia, ma mai qui in America e voglio ringraziarlo – ha concluso – a 87 anni ha realizzato una fantastica colonna sonora”.
Ma è stata anche la serata di “The Revenant” e di Leonardo Di Caprio, che attende fiducioso l'Oscar per questo suo ruolo estremo. Non sarà ancora l'ambita statutetta, ma quella che ha ricevuto dalle mani di Julianne Moore è un gustoso antipasto e ha tutta l'aria di essere un'anticipazione. “The Revenant” è stato battezzato anche miglior film drammatico, e Alejandro Inarritu, fresco di Oscar lo scorso anno con l'acclamato “Birdman”, ha nuovamente trionfato come miglior regista.
Gloria e standing ovation anche per Sylvester Stallone, per il ruolo di coprotagonista in “Creed” e che ha ricevuto l'applauso più caloroso della serata. Niente premio invece per Jane Fonda, protagonista di “Youth” di Paolo Sorrentino: glielo ha soffiato Kate Winslet per “Jobs”, sulla vita di Steve Jobs interpretato insieme a Micheal Fassbender.
A Jennifer Lawrence il premio per la migliore protagonista in una commedia, grazie alla sua ennesima interpretazione magistrale in “Joy”: migliore attrice drammatica Bree Larson, per “The Room”.
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