Li chiamavano i “treni della felicità” che a guerra finita portavano i bambini più poveri figli della miseria dal sud disastrato al centro-nord Italia. Viaggi della speranza organizzati dall'Unione Donne italiane del Partito Comunista soprattutto verso Emilia, Toscana, Marche e Liguria. Quando le madri lasciavano 'andare' i figli per amore. Dolore, miseria e generosità, dagli occhi dei bambini spesso partiti (tra il 1945 e il '47 a inizio ricostruzione) per affrontare l'inverno più duro ospiti di altre famiglie contadine e operaie del PCI. Migliaia di ragazzini che spesso cambieranno i loro destini. Le scelte più dolorose a volte avvengono per fame e trascinano lontano i cuori dei più piccoli, tra due madri...