ANNA, autrice nordeuropea che dal cognome MANTZARIS tradisce la sua origine greca vivendo a Londra ha sofferto molto per il desiderio irrefrenabile di perdere il controllo di sé. Irritazione, disagio e promisquità, in un clima grigio e piovoso che già prima della pandemia risultava insopportabile... In stop-motion e creando pupazzi, vignette e ambientazioni surreali ma quotidiane, ha immaginato di fare quel che a ognuno di noi passa per la testa in certe delicate situazioni sociali. Ironia e fantasia perché quando ne hai abbastanza! Abbandonare il contegno porta all'anarchia emotiva: e può piacere, molto. Per questo ha applicato lo stesso principio femminile di comica giustizia sulle pari opportunità di carriera realizzando quest'anno un'opera sulle ambizioni professionali e il ruolo sacrosanto di fare la mamma. Ancora il desiderio stavolta naturale e materno, che (s)muove il mondo, di avere figli senza perdere carriera e lavoro per sospensioni temporanee che inficiano le fatiche formative di una vita. Il 'sottotesto' è: cosa posso fare nell'immediato!? Naturalmente tagliare cravatte, buttare all'aria l'ufficio e 'mangiarti' la pausa pranzo del capo...
fz