Il Don aleggia in tutta la storia (con citazioni e fotografie in varie scene) e anche prima in fase di realizzazione e produzione ( pochi soldi e budget ridotto niente pioggia durante le riprese -proprio mai- e tanta acqua durante la programmazione di maggio con le sale strapiene fino ad oggi), a detta dell'autore, il sacerdote della Papa Giovanni XXIII è stato il vero ispiratore del lavoro di successo internazionale (Indie Fest, Calcutta International, Cina e Brooklyn) con premi e riconoscimenti nel mondo oltre a una permanenza in multisala inaspettata con un coinvolgimenti di pubblico crescente. La sammarinese Pat Bollini (splendida nel suo ruolo) fa la parte della mamma e moglie del sindaco redenti entrambi dalla BELLEZZA che disarma e colpisce perché viene dagli ultimi, disabili e migranti protagonisti dell'urlo liberatorio di Ciccio, un bambino in carrozzella: (vogliamo) SOLO TUTTE COSE BELLE. Il film è sicuramente un miracolo cinematografico e produttivo basati su gratuità e volontariato insufficienti a spiegare come ha lavorato DON ORENSTE BENZI per loro e pure per noi...
fz