A Roma inaugurata la tradizionale mostra dei “100 Presepi”, anche quest'anno c'è un'opera da San Marino.
A piazza del Popolo, a Roma, è già Natale. Aperta la mostra “100 Presepi”, quest'anno alla sua 42esima edizione, in realtà i presepi sono ben 150, provenienti da tutta Italia e da 40 Paesi esteri. Anche quest'anno San Marino c'è.
Ecco l'opera di Mimma Zavoli, ormai appassionata presepista che la scorsa edizione si aggiudicò il secondo premio. Questa volta il presepe è in miniatura, in una cassa di legno per vini in bottiglia, interamente costruito con materiali naturali: cortecce, rami, sassolini, muschi, insieme a porcellana fredda e ottone. Tutto rigorosamente a mano. Tra i primi a vederla, la consigliera d'Ambasciata Marina Emiliani.
Ma sono tante le opere da ammirare nelle Sale del Bramante, fino al 7 gennaio. Colpisce quella dedicata al femminicidio: una casa apparentemente normale che diventa il teatro della tragedia, e all'aperto una cornice di donne uccise, senza volto ma coi nomi, reali, come le notizie di cronaca. E ancora, un'opera realizzata in un cucchiaino, un'altra solo con pellicola da cucina, o con ricambi d'auto usati.
C'è Roma sparita, coi prati di Testaccio, il dono a Papa Francesco e tanti altri, innevati, bucolici, eleganti. Una tradizione che si rinnova da oltre 40 anni, e come ha scritto un gruppo su Facebook “Non è Natale se non vai a visitare 100 Presepi”.
Francesca Biliotti
A piazza del Popolo, a Roma, è già Natale. Aperta la mostra “100 Presepi”, quest'anno alla sua 42esima edizione, in realtà i presepi sono ben 150, provenienti da tutta Italia e da 40 Paesi esteri. Anche quest'anno San Marino c'è.
Ecco l'opera di Mimma Zavoli, ormai appassionata presepista che la scorsa edizione si aggiudicò il secondo premio. Questa volta il presepe è in miniatura, in una cassa di legno per vini in bottiglia, interamente costruito con materiali naturali: cortecce, rami, sassolini, muschi, insieme a porcellana fredda e ottone. Tutto rigorosamente a mano. Tra i primi a vederla, la consigliera d'Ambasciata Marina Emiliani.
Ma sono tante le opere da ammirare nelle Sale del Bramante, fino al 7 gennaio. Colpisce quella dedicata al femminicidio: una casa apparentemente normale che diventa il teatro della tragedia, e all'aperto una cornice di donne uccise, senza volto ma coi nomi, reali, come le notizie di cronaca. E ancora, un'opera realizzata in un cucchiaino, un'altra solo con pellicola da cucina, o con ricambi d'auto usati.
C'è Roma sparita, coi prati di Testaccio, il dono a Papa Francesco e tanti altri, innevati, bucolici, eleganti. Una tradizione che si rinnova da oltre 40 anni, e come ha scritto un gruppo su Facebook “Non è Natale se non vai a visitare 100 Presepi”.
Francesca Biliotti
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