Un melò famigliare tra madre e figlia, che non si vedono da 12 anni, con in mezzo il geniale regista spagnolo (Pedro Almodovar) e due brave attrici (Suàrez e Ugarte) da dirigere in tempi ed età sceniche e anagrafiche diversissime per flashback narrativi letterari: JULIETA bambina poi donna dai 25 ai 38 e dai 40 agli 80 anni.
La “pelicula” secondo l'intenzione (dichiarata) del regista è un dramma: secco, austero, greve e severo: sviluppo cinematografico mai violento, che lascia insinuare un sottile amaro senso di morte dell'anima. Il film “mai troppo serioso”, scrive l'autore, è un racconto puro che parla di un padre (sparito) e una madre (nell'oblio) del dolore (amarezza) per la separazione soprattutto nel cuore dei figli...
fz
La “pelicula” secondo l'intenzione (dichiarata) del regista è un dramma: secco, austero, greve e severo: sviluppo cinematografico mai violento, che lascia insinuare un sottile amaro senso di morte dell'anima. Il film “mai troppo serioso”, scrive l'autore, è un racconto puro che parla di un padre (sparito) e una madre (nell'oblio) del dolore (amarezza) per la separazione soprattutto nel cuore dei figli...
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