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L'AGNELLO sacrificale è una ragazza di Sardegna

La cultura non si ferma con RAI CINEMA dopo il successo al Roma Film Festival distribuito anche in Sardegna L'AGNELLO di Mario Piredda ambientato sull'isola protagonista Nora Stassi

di Francesco Zingrillo
12 mar 2020

Un dramma della disperazione di famiglia circoscritto al rapporto figlia/padre malato. Amore isolato e stretto, sordo e schietto, pieno di dolore. Una pellicola in cui la Sardegna è un'area chiusa sottoposta alla servitù militare. ANITA, orfana di madre, vuole salvare il genitore colpito dalla leucemia fulminante: ha bisogno di un trapianto di midollo nel bel mezzo del nulla. Il nonno non è compatibile e lo zio Gaetano da anni cova rancore verso il fratello e i due non si parlano per orgoglio. Lei ama: li vuole a tutti i costi insieme. Le dinamiche sociali e arcaiche però sono contro la ragazza. Spazi e angoli di mare incontaminati sono lo scenario ideale per i ritmi di vita dei protagonisti. Pudore, chiusure e speranze. Poi lungo la vicenda lo scotto dei mezzi militari (visti come un'occupazione, un sopruso alla bellezza) e della contaminazione della vite... l'inquinamento rurale e la morte dei cuori. Anita chiama il babbo che lotta, Jacopo. Diventa donna in fretta cercando i legami di sangue per la sopravvivenza... Di solito le donne tacciono per educazione ma L'AGNELLO sacrificale è lì a testimoniare la speranza di un' intera isola.

fz


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