Il volto di Sir Kingsley per l'icona surrealista di sempre SALVADOR DALÍ l'immortale che temeva la morte. Pittore e performer: uso dell'immagine (strategie di marketing ante litteram) e creatività (tra consumismo e metafisica), di un artista capace di tutto anche di una fragilità disarmante come quella dei bambini. Dalla grande mostra newyorkese del padre del Surrealismo 'pop' al matrimonio con Gala (Barbara Sukova) musa e compagna di una vita tra Spagna e Francia. Le scene e i set sono stati realizzati interamente in Inghilterra. Geniale e lunatico. Il pittore e promotore di se stesso viene raccontato con gli occhi del giovane assistente James che ne carpisce pregi e difetti arrivando a conoscere l'uomo. “Difficile essere fino in fondo DALÍ quando la mia maggior fonte d'ispirazione è la paura di morire” - scriveva il maestro. Il giovane artista è sullo schermo e nei flashback, EZRA MILLER. “DALÍLAND” è un mondo di finzione biografica che tocca per la potenza del personaggio e la presenza dell'attore.