LOU affida le sue memorie a un ammiratore interessato nascondendo le sue origini ebraiche russe. VON SALOMÈ ultrasettantenne resiste al RAICH (nasce nel 1861 a San Pietroburgo, vivrà a Gottinga, durante il nazionalsocialismo continuerà ad essere: “la musa coltissima dei più grandi pensatori”) con la mente e il cuore rifiuterà l'ipocrisia borghese del nazismo nascente senza morirne (e mantenendosi lontana dall'immaginario morale del periodo). Visse a Vienna, viaggio e amò: divenne la femme fatale (amante amatissima) dello scandalo sociale.
LOU SALOMÈ sa di non avere gli stessi diritti degli uomini ma i soli doveri che riconosce sono: lo studio e la poesia, la filosofia e la politica femminista; rifiuterà matrimonio, figli e famiglia, secondo un concetto di LIBERTÀ sconosciuto ai più. I suoi uomini furono fino a tarda età: Paul Rèe e Nietsche, Rainer Maria Rilke, Freud e il germanista Ernst Pfeiffer che giovanissimo, nel 1933, amandola davvero fino in fondo raccolse il suo testamento intellettuale.
fz