La “DEA FORTUNA” (scritto strambo...) del titolo è quella meravigliosa, ambigua e pagana di Palestrina. Il 'sottotesto' della storia serpeggia ovunque nel film perché: “basterà fissare una persona, chiudere gli occhi, conservare quell’immagine per fissare nel cuore la persona amata per sempre”. È una storia d'amore sognata davvero da Ferzan scritta sullo schermo da Ozpetek per raccontare al suo pubblico la famiglia aperta arcobaleno che desidera (prole compresa). Due uomini (conviventi) più che amici e una (nobile) donna malata con due figli a carico (maschio e femmina) senza un padre ma con una nonna materna più strega che altro, vecchia arpia, più matrigna che madre... Poi tanti amici variopinti (vicini, colleghi e coinquilini) come nella “Bella addormentata” arrivano i principi azzurri, nanetti simpatici e creature carine dei boschi, a salvarci tutti... con la canzone di Mina LUNA DIAMANTE scritta da Fossati per la nostra 'FORMA DEL CUORE', amore... di ieri, //...e se i giorni da adesso/ cominciassero di nuovo: “non è tardi stanotte, almeno per me”.
fz